284. I began my life as a designer on tiptoe…

Roberto Cavalli284. I began my life as a designer on tiptoe…

I began my life as a designer on tiptoe. I was afraid of anything that would put me in the limelight. I was exaggeratedly shy and uncertain. I approached interviews with an incredible fear. In the first few seconds, my voice was hoarse, my mouth was dry, the words did not seem to want to come out… after two minutes it was a bit better and after another five I never wanted to stop!

Often, my first words to break the ice were : “I’m thrilled… I’m used to speaking only through my clothes… ” After that, though, everything flowed with ease.

Today, success has come, and it is well established. Perhaps it was because of my great desire to make it. I would like to transfer this concept to all young people: if you want something with determination, tenacity and stubbornness – you will manage to get it, most of the time. It is important to take life in a constructive way… seriously but not too seriously… because life is an adventure and, definitely, you have to smile! That’s why sometimes I say that the very style of my clothes, in their fluidity, should make you smile.

Today I am changed, a lot, perhaps too much, why do I say too much? Because fear means emotion, and too much security and the confidence that goes with it can come at a price. I liked myself before when I had to struggle…

With success I have lost many things, I lost a bit of my freedom, I lost a bit of my simplicity. I try to do everything and to remain a simple person, to continue to be the kid on the outskirts of Florence who kicked that ball made of rags and struggled to stay out of the bathtub…

Sometimes when I meet my old friends they ask me “Can we still talk to you?” I then feel like shaking them… I mean really… just to make them understand that I am still the same! You are put on a pedestal by others! On a pedestal that sometimes I don’t like and that sometimes makes me dizzy.

Sometimes I think, “Let me get down, please.”

I LOVE YOU

Roberto Cavalli

Roberto CavalliRoberto Cavalli284. Ho cominciato la mia vita di designer in punta di piedi…

Ho cominciato la mia vita di designer in punta di piedi: temevo tutto ciò che potesse mettermi in mostra, ero d’una timidezza e d’una incertezza esagerate, affrontavo le interviste con una paura incredibile; nei primi secondi la mia voce era rauca, impastata, sembrava non voler uscire; dopo due minuti andava un po’ meglio, e dopo altri cinque non avrei più voluto smettere!

Spesso le mie prime parole per rompere il ghiaccio erano: “sono emozionato… sono abituato a parlare solo attraverso i miei abiti…!”. Dopo, però, tutto scorreva con facilità.

Oggi il successo è arrivato, e si è pure consolidato: forse è stato merito del mio grande desiderio di arrivare; questo concetto vorrei poterlo infondere in tutti i giovani: se vuoi una cosa con risolutezza, tenacia e ostinazione, quasi sempre riuscirai a ottenerla; l’importante è prendere la vita con leggerezza costruttiva, perché la vita è un’avventura, e decisamente devi sorriderle; ecco perché a volte dico che i miei abiti, nella loro plasticità, nella loro particolarità, devono far sorridere, o meglio: devono aiutare a sorridere.

Oggi sono cambiato. tanto. Forse troppo. Perché dico troppo? Perché il timore significa emozione, e la troppa sicurezza, la grande confidenza in me stesso che ormai ho acquisito, mi rende più freddo… Insomma: mi preferivo prima! Quando avevo sempre paura di non essere all’altezza.

Con il successo ho perso tante cose: ho perso un po’ della mia libertà, ho perso un po’ della mia semplicità; anche se faccio di tutto per restare una persona semplice, per continuare a essere il ragazzo della periferia di Firenze che dava calci al pallone di stracci e lottava con la vasca da bagno.

I miei amici d’un tempo, quando mi vedono, mi chiedono: “Possiamo ancora parlare con te?”. Io a quel punto li picchierei, dico davvero, proprio per far capir loro che io sono sempre quello di una volta. sono gli altri a metterti su un piedistallo! su un piedistallo che a volte odio e che a volte fa venire le vertigini.

Ogni tanto penso: “Fatemi scendere, vi prego!”

I LOVE YOU

Roberto Cavalli

Roberto Cavalli

9 replies
  1. Ann Notari
    Ann Notari says:

    Hello Sir! Thank you for your words of encouragement! I am a very shy designer and sometimes feel like getting up being a artist! I Love my flower pillows and hope someday they become a Vogue pattern for other people to make! When I give them to people I care about, it makes them smile! Whether they’re young or old! It is always good to hear from you and when I do, that puts a big smile on my face! Your clothes are always beautiful, but you are very interesting! You are very precious! I pray God keeps you in perfect health and gives you his peace! Love You! Anna

  2. Maribell Caban
    Maribell Caban says:

    I totally understand what you mean regarding the dreadful “interviews”….Ugh. I lost the best jobs because I was so insecure when I was younger and I was never “camera friendly”. But later in my years, I’m so FIERCE watch out I wanna be in front of the camera!!! You are still yourself because I can see them in your words. Who wants to change? And you do change — it’s like wine, you get better and better ;)

    Stay FIERCE xo Love ya back!

  3. Francesco
    Francesco says:

    Grande Cavalli….!!
    Bello il post di oggi… davvero!
    Chi ha la fortuna di conoscerti sul serio, sà che quello che hai scritto è la pura e semplice verità, senza se e senza ma!
    Anche se hai avuto un grande successo, sei sempre rimasto una persona semplice ed alla mano….e questo ti fà un grande onore!
    Quante persone invece, molto ma molto ma molto meno famose e di successo come te, si danno invece delle arie da padrieterni….. ecco io credo che dovrebbero prendere esempio da te, (e da chi come te) che sono rimasti molto più “umani” di loro….
    Un Abbraccio!

    Francesco

  4. Felicia Peele
    Felicia Peele says:

    I stumbled across your words of wisdom evening, thank you for your Insite. I needed this!

  5. Maia
    Maia says:

    Congratulazioni per diventare una persona sicurissima in se stessa. Tutti dubitiamo qualche volta quando siamo giovanissimi. Dopo è molto importante avere un’ idea chiarissima di quello che si vuole. Io -che non sono famosa, e che non sono interesata in esserlo- quando devo accetare delle interviste scritte, SEMPRE lascio chiarissimo che voglio le domande via e-mail. E come ho una buonissima relazione con i giornalisti culturali, mi dicono che non ‘è nessun problema. È come sono veramente gentilissimi, se qualche volta fanno uno sbaglio groosso mi offrono l’oportunità di una nuova intervista (è necessario parlare di qualche cosa relazionata con la previa, ma diversa). Il caso suo è molto diverso, perche Lei è famosissimo. In relazione con la sua nascita alle Cascine -come ho scritto in questo blog nel passato- è stato determinante per la sua personalità: questo dettaglio ha fatto di Lei una persona coi piedi a terra. La sua sensibilità umana forse è stata influenziata per la sua sofferenza nella sua infanzia. La sua occhiata è quella di una persona molto sensibile che ha sofferto abbastanza. Io vedo nel viso di Tommaso una sensibilità umana similare alla sua di Lei. Saluti e buonissima fortuna nella professione artistica e nella vita.

    • Maia
      Maia says:

      CORREZIONE DI QUALCHE SBAGLIO: Dove dice “non ‘è nessun problema”, si deve leggere non c’è nessun problema. Dove dice “È come”, E come. E dove dice “influenziata”, si deve leggere influenzata.

  6. Ivete da Silva
    Ivete da Silva says:

    Magnífico Cavalli!
    Amo todos os seus modelos. Roupas , bolsas, e tudo mais.
    Gostaria que ver uma coleção onde homenagem ao Brasil com as Araras, como essa Arara que está na foto.
    Felicidades!

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