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Late in the 1950s, there were no discos. Young people would meet on a Saturday afternoon or at a birthday party at somebody’s place.

There came the idea of renting a place on a Saturday afternoon to give all the students the possibility of getting together, getting to know one another and making whoopee without being scolded by the parents who had allowed the party in their house.

I got in touch with the owner of a club, “Chalet I Tigli”, which was only open at night. Mr Boni was impressed by my initiative and he said he was available to make my dream come true! Another stroke of luck! Riccardo knew how much the young people loved the world of music and what we had to give them. We agreed he would be responsible for the band and I would take care of the rest. The hours were from 3.30 pm to 8.00 pm. Entrance fee, including a drink: 150 liras!

I would look for clients in Florence’s schools. In a short time, I had already put together a group of sixty students from different schools who sold tickets and kept a part of the profits for themselves. I was young and I still didn’t have a driving licence. We drove around Florence In a FIAT 500 car owned by some older boys and through a loudspeaker shouted things like “GIANREPARI JUST BACK FROM THEIR AMERICAN TOUR…” or something else, just to attract new people.

Every Saturday I invented a new event, especially competitions to get everybody involved. Rock and roll, hula-hoop and many others. I spent half of the time at the entrance greeting guests as they arrived as good host should. That way, I could also count how many people joined us and, since I knew our costs, I knew that after a certain number of guests it was all profit! I eventually breathed a sigh of relief and joined the others. I liked dancing a lot, especially Rock and Roll.

I had a friend who became my dancing-partner and we would dance like professionals, heads up, legs down! Everybody stopped dancing and gathered around us clapping: I loved being admired! It thrilled me!

It was marvellous seeing young people having fun without using drugs or alcoholic drinks…

Music and adrenaline were our drugs!

I LOVE YOU

Roberto Cavalli Blog

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Alla fine degli anni Cinquanta non esistevano ancora le discoteche. I ragazzi si riunivano il sabato pomeriggio o in occasione di qualche compleanno, a casa di chi aveva l’appartamento più grande e/o i genitori più accondiscendenti.

Ecco l’idea! Affittare un locale per dare la possibilità agli studenti di riunirsi, di conoscersi e di fare tutto il casino che volevano senza il pericolo di essere sgridati dai genitori di chi metteva a disposizione la casa.
Contattai il proprietario di un locale, lo chalet I tigli, aperto solo la sera come night club: il signor Boni rimase colpito dalla mia intraprendenza e si rese disponibile a esaudire molti dei miei desideri. Un altro colpo di fortuna! Riccardo sapeva quanto e cosa i giovani amassero nel mondo della musica e quello che dovevamo dar loro. Lui si sarebbe occupato dell’orchestra e io del resto. L’orario era dalle tre e mezzo alle otto. Biglietto d’ingresso con consumazione inclusa: centocinquanta lire!

I miei clienti, gli studenti, li andavo a pescare nelle scuole di Firenze. In poco tempo, misi su una squadra di una sessantina di giovani di diversi istituti, che vendevano i biglietti per me e ricevevano una percentuale. Io ero giovane e non avevo ancora la patente, ma con la Fiat Cinquecento di qualche amico più grande andavamo in giro per Firenze urlando con l’altoparlante frasi tipo: “GIANREPARI reduci dai recenti successi americani…” o altro, pur di attirare nuovo pubblico.

Ogni sabato inventavo un nuovo evento. Gare con premi per coinvolgere tutti. Gare di Rock & Roll e di hula hop e molte altre iniziative. Passavo metà del tempo all’ingresso come un bravo padrone di casa a ricevere i ragazzi e a contare le persone che entravano. Conoscendo l’ammontare delle spese, sapevo che, una volta ottenuto il pareggio di bilancio con un certo numero di ingressi, da lì in poi sarebbe cominciato il mio guadagno. e a quel punto tiravo un sospiro di sollievo e mi gettavo anch’io nella mischia con gli altri. Ballare mi piaceva tantissimo, principalmente il Rock & Roll. Avevo un’amica che diventò la mia partner fissa e con lei ci si sfogava in figurazioni da professionisti: sopra la testa, sotto le gambe; tutti smettevano di ballare e si mettevano in circolo attorno a noi, battendo le mani a suon di musica; mi divertiva essere guardato e ammirato.

Il massimo dell’eccitazione! Era meraviglioso vedere i ragazzi divertirsi senza droga e senza alcol.

La musica e l’adrenalina erano le nostre droghe.

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Roberto Cavalli Blog

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