[:en]434. The lab lights were almost always on…[:it]434. Le luci del laboratorio erano quasi sempre accese…[:]
[:en]434. The lab lights were almost always on…
I like to remember my beginning… I was making big progress in my job. I had invented an absolutely innovative, different way to print.
Knitwear factories called me, “Your idea is great and we’re very interested in it”. So, I was welcomed by companies. I was proud of myself and of my small printing factory. Up to then, you could only print metres of canvas. My invention consisted in printing single garments. I laid them down on my table and fixed them with pins. By so doing, I could print them as I liked most. The drawings were printed around necks, on sleeves, on the back without being interrupted along shoulders or seam lines: creativity had got unleashed!
It was a new alternative method, different from the usual ones on the market. I also offered knitwear factories to give me their unsold stocks: I had them unstitched and I printed them in an unusual way. The consequence of this idea was to be the garment dyeing: an idea many manufacturers would take advantage of at a later time. Only my will to learn, not to surrender to any difficulty, had lead me to this invention. Knitwear was an unknown world to me.
The enthusiasm of my clients was my strength. I introduced myself to them as a professional, I suggested drawings and colours. I was young and resourceful – and mad, probably! But mine was the typical youth madness that makes you think you can do anything.
I was the boss, the accountant, the receptionist, and the worker… I changed my voice and played the role. I received many orders and didn’t always deliver perfect items but the idea was great and this made them turn a blind eye on quality. It was art in the end!
I spent the night creating new drawings to offer, finding a way to change colours, introducing prints in an innovative way. I couldn’t stop. In the middle of the night, to forget I was exhausted and my eyes were soaring, I sometimes thought every jumper was worth one thousand liras. I could earn more easily now and the more I worked, the more I earned. The lab lights were almost always on…
To be continued…
I LOVE YOU
[:it]434. Le luci del laboratorio erano quasi sempre accese…
Mi piace ricordare l’inizio della mia grande avventura… A modo mio avevo inventato una maniera diversa e assolutamente innovativa di stampare.
I maglifici mi cercavano. “L’idea è geniale e ci interessa molto.” Così venivo accolto nelle aziende. ero orgoglioso di me e della mia piccola stamperia. Fino ad allora si stampava solo su tessuti e maglie a metraggio. La mia invenzione consisteva invece nello stampare i capi di maglieria. Li fissavo sul mio tavolone con degli spilli per piazzare la stampa secondo l’estro. I disegni venivano stampati attorno al collo, sulle maniche, dietro, senza interruzione sulle spalle o sulle cuciture. Non c’era limite alla creatività.
Era un’alternativa rivoluzionaria alle stampe tutte uguali che forniva il mercato. Proposi ai maglifici anche di darmi i capi in tinta unita invenduti, li facevo scucire e li stampavo. Il risultato di questa mia idea sarà più tardi la tintura in capo. Idea poi sfruttata da tanti altri. solo la mia voglia d’imparare, di non fermarmi davanti a nessuna difficoltà mi aveva portato a quell’invenzione. La maglieria per me all’inizio era un mondo sconosciuto.
L’entusiasmo dei miei clienti era la mia forza. Mi presentavo come un professionista, proponevo disegni e coloriture. ero giovane e intraprendente. e forse anche incosciente! Ma si trattava di quell’incoscienza giovanile che ti fa di pensare che tutto sia possibile.
Nella mia azienda io ero il titolare, il contabile, il centralinista, l’operaio. Cambiavo il tono di voce ed entravo nella parte. Gli ordini erano tanti e le consegne non sempre perfette. ma l’idea era fantastica e questo faceva spesso chiudere un occhio sulla qualità. In fin dei conti il mio era un lavoro artistico!
Passavo le notti a creare nuovi disegni da proporre, a variare i colori, a presentare le stampe in modo inconsueto. Non potevo fermarmi. A volte, nel cuore della notte, morto di stanchezza pensavo che ogni golfino mi avrebbe reso mille lire. Il guadagno stava diventando facile e più ore lavoravo, più guadagnavo. Le luci del laboratorio erano quasi sempre accese…
Continua…
I LOVE YOU
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