[:en]384. Summer… Sea… Sand… Saint Tropez!

I opened my first boutique in Saint Tropez in August 1973. My Boutique was a boutique-but-not-a-boutique.

A Boutique unlike any other… with sand on the floor and everybody walking barefoot…

The clothes were hanging or placed on shelves, seemingly at random, although they followed a chromatic order. It was more a Bazaar than a Boutique.

Brigitte Bardot’s visit consecrated the Boutique as the trendy place, it become the place to see and be seen. It was a meeting point…

Young people would meet there before going to sit in the bars along the sea-front from where to watch the yachts and the people strolling by.

Every day I invented something, I had to develop new ideas to attract people. From New York I brought in a container of old scarves of all types and sizes. Putting them together, mixing patterns and colours, I created tops, shirts and especially blouses to wear over the pants.

I cut old jeans, turning them into hot pants, then I inserted my printed leather. It became a style. My style.

Fashion isn’t just seeing things that others can’t see but seeing things that everybody can see and yet seeing them in a new way.

People would go crazy. I worked and earned. More than working and earning, I was having fun! That was the number one reason for me to be in Saint Tropez.

I had a white Ferrari 365 GTC/4 with black roof and in front of my Boutique I moored my little twelve meter boat. It had just a room with a small dining area. More than enough!

It was my pied-a-terre. Very convenient. The Ferrari allowed me to travel from Florence to Saint Tropez every Friday afternoon and spend the entire weekend there. My friends were waiting for me at the port and, before I arrived, they had already organized the evening.

The drive left me feeling refreshed in a party-mood. A Playboy? I don’t think so. I am too romantic to be a “playboy”… for me to say “I love you…” there must be a truth…

In that period in Saint Tropez I met a very sweet and beautiful German girl, Uthe… but that is a story for another time…

I LOVE YOU

 

Roberto Cavalli Spring/Summer 2015 Collection

 

[:it]384. Estate… Mare… Sabbia… Saint Tropez!

Nell’agosto del ’73 inaugurai la mia prima Boutique a Saint Tropez. La mia Boutique era una boutique-non-boutique.

Una Boutique diversa da tutte le altre, per terra c’era la sabbia e tutti entravano a piedi nudi…

I capi erano appesi, oppure posti su mensole quasi a casaccio, anche se obbedivano a un ordine cromatico. era più̀ un bazar che una Boutique.

La visita di Brigitte Bardot consacrò la Boutique a luogo-alla-moda, era diventato il posto-dove-esserci. Diventò il punto d’incontro.

I giovani si davano appuntamento lì prima di andare a sedersi nei vari bar lungo la strada che costeggiava il mare dai quali si potevano ammirare gli yacht e la gente che passeggiava.

Ogni giorno mi inventavo qualcosa, dovevo avere nuove idee per attirare gente. Avevo comprato a New York un container di vecchi foulard di ogni tipo e dimensione, li avevo uniti mescolando fantasie e colori, creando top, camicie e soprattutto casacche da indossare sui pantaloni.

Tagliavo vecchi jeans trasformandoli in hot pants, poi gli inserivo la mia pelle stampata. Diventò uno stile. Il mio stile.

Moda non è solo vedere le cose che gli altri non riescono a vedere, ma è vedere le cose che tutti possono vedere in modo nuovo.

La gente ne andava pazza. Lavoravo e guadagnavo. ma, più̀ che lavorare e guadagnare, mi divertivo! Quella era la ragione numero uno della mia presenza a Saint Tropez.

Avevo una Ferrari Bianca 365 GTC/4 con tettuccio nero. Davanti al mio piccolo negozio tenevo ormeggiata la mia piccola barca di dodici metri. Una camera con piccolo tinello. Più̀ che sufficiente!

Era il mio pied-à-terre. Molto comodo per fiondarmi a Saint Tropez ogni venerdì̀ pomeriggio. Non vedevo l’ora di partire e niente mi poteva fermare. I miei amici mi aspettavano al porto e, prima ancora del mio arrivo, avevano già̀ organizzato la serata.

Io, anche dopo aver guidato ore e ore mi sentivo subito in fresca sintonia con loro. Playboy? Credo proprio di no. Sono troppo romantico per essere un “playboy”, per riuscire a dire “ti amo…” senza un fondo di verità̀…

In quel periodo conobbi a Saint Tropez una ragazza dolcissima e bellissima, Uthe, tedesca, di Stoccarda… ma questa è una storia per un’altra volta…

I LOVE YOU

 

Roberto Cavalli Spring/Summer 2015 Collection

 

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